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15 Giugno 2020

Perché l’elettricità statica è un problema nell’industria elettronica?

L’elettricità statica deve essere gestita all’interno dei laboratori dell’industria elettronica in quanto
i componenti elettronici sono sensibili alle scariche elettrostatiche.
Queste infatti possono guastare definitivamente o danneggiare i componenti elettronici.

Ogni tipo di componente elettronico ha una soglia di suscettibilità e il suo campo di suscettibilità viene misurato in volts.
In generale, maggiore è il grado di integrazione del componente, maggiore è la sensibilità alle scariche elettrostatiche.


Ora vedremo gli elementi che possono generare cariche elettrostatiche in un ambiente di lavoro
Tra gli elementi che possono generare cariche elettrostatiche in un laboratorio dell’industria elettronica troviamo:
1. le superfici di lavoro e le tipologie sono varie, basti pensare al legno trattato, ai tappetini sintetici, al metallo non collegato a terra, al vetro o alla fibra di vetro;
2. i vestiti come gli indumenti per gli ambienti puliti, i manicotti per le dita, i guanti, la lana, i materiali sintetici, le scarpe e gli stivali;
3. le sedie e gli sgabelli, che spesso sono in fibra di vetro, in vinile, in altri materiali plastici, in metallo non collegato a terra, in legno trattato.
4. Ancora, possono generare cariche elettrostatiche i pavimenti coperti da tappeti non idonei di vinile o cerati; i materiali da imballaggio come i sacchetti di polietilene, in materiale plastico da imballo a bollicine, il materiale espanso, le palline di plastica per imballo, i vassoi e le scatole di plastica.
5. Anche i processi di produzione contribuiscono alla crescita scariche elettrostatiche, i responsabili possono essere convogliatori, cinghie di trasmissione, macchinari, spazzole di nylon per lavare e pulire, liquidi non conduttivi, flussi d’aria ad alta velocità, camere a temperatura controllata o forni ambientali.

Cosa bisogna fare per eliminare i danni provocati dall’elettricità statica?
Per impedire la generazione delle cariche bisogna
– Realizzare ambienti (reparti) ad elettricità statica controllata cioè: disporre pavimenti adeguati e impiegare banchi, sedie esd, scaffali, etc. realizzati con materiali antistatici dissipativi.
– Usare sempre contenitori protettivi per componenti, gruppi, etc.
– Garantire che i mezzi di trasporto (nastri, carrelli, ecc.) non generino cariche statiche.
– Fare indossare al personale idonei indumenti protettivi
– Sensibilizzare e istruire il personale sul problema e sul comportamento da tenere nei reparti.

Nell’allestire un laboratorio esd o un’EPA la scelta di sedute adeguate non è soltanto un’azione consigliata bensì indispensabile. La sedia antistatica esd, infatti, è un veicolo dissipativo delle cariche elettrostatiche ed è essenziale e insostituibili rispetto a tutta l’attrezzatura antistatica nella messa a punto di un sistema anti esd.

Le sedute antistatiche Gref svolgono un ruolo essenziale ed insostituibile dalla duplice funzione:
• Impediscono la formazione di cariche elettrostatiche sul corpo della persona seduta
• Garantiscono il collegamento di terra tramite il pavimento scaricando la staticità che può essersi accumulata sul corpo della persona stessa.

Venite a scoprire la nostra linea di sedie e sgabelli Gref esd studiata appositamente per dissipare le cariche elettrostatiche.

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Gref 211 – Sedia girevole antistatica, con piedini.

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