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Camera bianca: cos’è e quali sedute devono essere utilizzate

Una camera bianca o clean room è una zona separata dalle altre aree produttive. Qui il livello di contaminazione (microbiologico) deve rigorosamente essere controllato per evitare che il prodotto, qui lavorato, possa subire ricontaminazioni.

In particolare le camere bianche devono essere costruite in modo da minimizzare l’introduzione, la generazione e la ritenzione di particelle aerotrasportate al loro interno.

Dunque è fondamentale monitorare e tenere sotto controllo la concentrazione delle particelle.

A seconda infatti delle necessità specifiche del prodotto lavorato e della classe di purezza in cui si sta operando, bisogna tenere sotto controllo alcuni parametri: la temperatura dell’ambiente, l’umidità e la pressione.

La clean room è indispensabile in quanto permette in modo preventivo di:

  • ridurre l’inquinamento derivante da contaminazione accidentale e dalla flora microbica che è sempre presente negli ambienti di lavorazione.
  • standardizzare i parametri produttivi che si rendono indipendenti dalle condizioni stagionali mantenendo stabili temperatura e livello di umidità.

Qual è la differenza tra camera bianca e camera sterile e dove si installano?

Oltre ad avere diverse funzioni, le camere bianche e le camere sterili hanno anche diverse destinazioni d’uso primarie.

Si installa la camera sterile nei settori dove la presenza di batteri o germi risulta pericolosa. ovvero in ambienti farmaceutici oppure nel settore medicale dove sono ricoverati i pazienti.

Le camere sterili servono anche in altri settori come quello del food and beverage nel quale si maneggiano cibi e bevande.

I settori ai quali non interessa avere nello specifico una camera sterile sono quelli della microelettronica, dei semiconduttori, ottica, aerospaziale. questi infatti si avvalgono della “semplice” camera bianca poiché necessitano solamente di controllare la quantità di polvere sospesa nell’aria.

La camera bianca inoltre favorisce la riduzione nell’uso di conservanti e, conseguentemente migliorando la qualità dei prodotti consente la protezione dei patogeni più pericolosi e determina procedure comportamentali più rigorose anche per il personale che ci lavora.

In questo modo il ciclo economico è ottimizzato, infatti i costi sono ridotti, la qualità aumenta, il n° dei resi si riduce. In questo modo l’azienda produttrice sul mercato diventa più competitiva per quanto riguarda le normative nazionali ed internazionali.

Ma quali sedute utilizzare per una clean room ?

I nostri prodotti sono stati appositamente studiati per essere usati in ambienti incontaminati come questi in quanto riducono il possibile rilascio di particelle nell’ambiente.

Grazie ai meccanismi totalmente incapsulati e protetti, alle superfici lisce a chiuse, alle imbottiture in schiuma morbida sigillata ed integrata con le plastiche, è possibile raggiungere un elevato grado di pulizia e un basso livello di contaminazione.

Tutti i materiali delle sedie per ambienti sterili deviano le cariche elettrostatiche e non rilasciano alcuna particella nemmeno per sfregamento.

Grendene tra le sue soluzioni ha pensato alla linea Gref, una linea di prodotti specifici tra cui alcuni modelli per gli ambienti sterili. Ad esempio il modello Gref 260.

Gref 260 - Poltroncina anistatica esd in ecopelle antistatica con braccioli
Gref 260 – Poltroncina antistatica da ufficio con schienale alto e braccioli regolabili.

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